venerdì 5 luglio 2013

IL PRESENTE E IL FUTURO DEI NUGGETS

Sicuramente la miglior stagione dal dopo-Melo, quella appena terminatosi in Colorado per i Nuggets; e sarebbe stata anche la migliore persino di quelle con Anthony, se non fosse stato per problemi d’infortuni e quella brutta abitudine di uscire sempre al primo turno dei Playoffs.
Ma torniamo ad inizio stagione, Denver nella persona di Masai Ujiri, firmano Andre Iguodala, tra l’altro argomento di grande attualità, e molti, vista la ricchezza di talento presente in questa squadra, subito misero i Nuggets tra una delle contendenti per la Western Conference. Infatti, il primo periodo di stagione, e in generale tutta la Regular Season, hanno dimostrato tutto questo proiettando Denver al terzo posto finale, con la possibilità di un buon accoppiamento in chiave Playoffs.
Poi, a cominciare dall’infortunio del nostro Danilo, per i Nuggets solo brutte notizie e delusioni.
Si comincia con il primo turno di Playoff Denver vs. Golden State. La chiave di tutto è Gara uno; Faried per la prima non c’è causa infortunio che lo limiterà per tutta la serie, Fournier titolare....il finale al cardiopalma col canestro di Miller; tutto normale direte voi, cose che possono succedere per una squadra NBA, certo però una squadra con della buona esperienza di Playoff (Nuggets) non può finire così una Gara 1 del primo turno contro una squadra che in sostanza i Playoff fino a qual momento li aveva solo sognati e visti in TV. Ovviamente, come tutti sapete, la serie si è conclusa, meritatamente per Curry e compagni che al secondo turno si sono trovati davanti i futuri finalisti di San Antonio.....ma questa è un’altra storia....
Fosse solo per la sconfitta al primo turno, sarebbe solo un’altra grande deludente uscita nelle gare di apertura della post-season...ma purtroppo per Denver e tutti i suoi tifosi la sconfitta 4-2 contro i Warriors è solo la prima delle brutte notizie; infatti da lì a pochi giorni sarebbe arrivata la notizia che l’uomo che ha costruito questa grande squadra e ritenuto da molti uno dei migliori GM NBA, lascia il Colorado per trasferirsi in Canada, più precisamente a Toronto.
In poco tempo sarebbe anche arrivato un meritatissimo premio di “Coach of the Year” per George Karl, purtroppo per lui accompagnato però anche dall’esonero.....sinistra tendenza che hanno molte squadre NBA.
Sfortunatamente le brutte notizie non sono ancora finite, Andre “Iggy” Iguodala decide di uscire dal suo contratto con i Nuggets e diventare Free Agent, proprio in questi la dirigenza e il nuovo coach (tranquilli dopo ci arriviamo) stanno cercando di offrirgli un contratto che soddisfi ambe le parti e far rimanere il giocatore campione olimpico nella Mile-High City.
Dunque dicevamo nuovo coach....dopo tante esperienze da giocatore e due esperienze da vice sulle panchine di Lakers e Pacers (ancora vivo nella mia mente il “Ball Don’t Lie” contro Ray Allen e automatica tecnico nella combattuta serie da 7 partite tra Heat e Pacers, che gli ha fatto guadagnare tutta la mia stima), i Nuggets decidono di ingaggiare Brian Shaw; grande presa a parer mio.
Per quanto riguarda la stagione che comincerà ad ottobre, se fossi in un tifoso Nuggets sinceramente non saprei cosa aspettarmi. Prima di tutto bisogna vedere cosa deciderà di fare Iggy, se la dirigenza si deciderà a prendere un centro serio ( non me ne voglia McGee, ma deve ancora crescere) dopo aver dato via anche Koufous, come tornerà il Gallo dopo l’infortunio che fortunatamente è meno grave di quello che si pensava, cosa porterà Brian Shaw alla sua nuova squadra, come i nuovi arrivi, per il momento di rilevante solo Dorrel Arthur, riusciranno ad ambientarsi all’interno della franchigia e soprattutto come deciderà di muoversi sul mercato la dirigenza, in altre parole se continuare la costruzione iniziata con Masai Ujiri e la partenza di Melo, o cercare di aggiungere qualche pedina ad una già buona e rodata squadra. Tutti questi saranno interrogativi che il nuovo GM dovrà affrontare.

E così forse finalmente scopriremo, a meno di un gran colpo di mercato che porti nel Colorado una stella ma non ci sono neanche le basi per questa idea, se una squadra senza superstars riuscirà a vincere il titolo.....o almeno a passare il primo turno di Playoff. 

Nessun commento:

Posta un commento